Villa Davoli: una Domus Moderna tra le Vigne di Reggio Emilia (1934-35)
- Stefano Guerrieri
- 28 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 30 apr

Immersa nella quiete rurale della zona Sabbioni, alle porte di Reggio Emilia, Villa Davoli è un esempio emblematico di architettura razionalista degli anni Trenta, oggi rinata come azienda agricola produttrice di vini biologici. Costruita tra il 1934 e il 1935 come casa di vacanze per la famiglia dell’industriale Aristide Davoli, la villa è una delle opere meno note ma più suggestive dell’architetto e designer Piero Bottoni.
Lo schema architettonico si ispira alla domus romana, con un impianto centrato su un grande invaso a doppia altezza, attorno al quale si organizzano gli spazi domestici. Questo cuore della casa, il soggiorno-pranzo, comunica direttamente con il giardino esterno tramite una veranda e una balconata continua che abbraccia tre lati dell’edificio. All’esterno, il verde è articolato in stanze vegetali delimitate da basse siepi: zone a prato, spazi per il gioco delle bocce sotto alberi da frutto, angoli di pioppi o di peri a spalliera che compongono un paesaggio ordinato e silenzioso.
L’arredamento, anch’esso progettato da Bottoni, è estremamente essenziale e sottolinea la permeabilità tra interno ed esterno. Le pareti alte e nude, interrotte da ampie vetrate, fanno percepire lo spazio domestico come aperto, quasi parte del paesaggio. Il camino del soggiorno, ridotto a un fuoco simbolico e incorniciato da un mobile basso e lungo, richiama un’idea di convivialità semplice e rurale, mentre quello della cucina assume forme più tradizionali e raccolte.
Un muro di mattoni avvolge la cucina distinguendola dal resto dell’edificio, intonacato a calce chiara. Le tre scalinate d’accesso e la scala a chiocciola che porta al terrazzo sul tetto sembrano ancorare la casa alla terra e insieme slanciarla verso il cielo. La struttura è realizzata in muratura portante e solai in cemento armato, a testimonianza di un’architettura moderna ma radicata nella tradizione costruttiva locale.
Villa Davoli fu selezionata da Agnoldomenico Pica per la mostra sull’Architettura Italiana alla VI Triennale di Milano del 1936, accanto ad altre opere di rilievo come la casa di via Mercadante a Milano e la villa Dello Strologo a Livorno. Oggi, oltre al valore architettonico, la villa rappresenta un’eccellenza agricola locale, trasformata in un’azienda vitivinicola che coniuga rispetto per il paesaggio e produzione sostenibile.
Link ai materiali storici
Di seguito troverete il link dell'archivio Bottoni del politecnico di Milano, in cui potete trovare tutte le immagini e i disegni del 1934 dell'architetto.
Qui invece troverete il link dell'interessante Speciale di Rai Storia sull'architetto Bottoni ein cui raccontano come egli abbia segnato il suo tempo.
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